L'Inter e la fine di un ciclo
Anno 2010. Anno indimenticabile per l'Inter. Per la società, per i tifosi e per i giocatori. E' l'anno del triplete!
Anno 2012. Anno da dimenticare per l'Inter.
Come è possibile che in due anni, una squadra che vinceva scudetto - Coppa Italia - Champions League, non riesca neanche a lottare per un posto in Champions League?!
L'Inter è sempre stata "pazza". Ma nessuno si sarebbe aspettato fino a questo punto!
Le colpe della società sono tante.
La prima colpa è stata quella di non aver seguito pienamente gli allenatori che si sono susseguiti dopo l'addio di Mourinho.
Per il dopo Special One era stato chiamato a luglio 2010 lo spagnolo Rafa Benitez, che bene aveva fatto in Inghilterra con il Liverpool! Il presidente Moratti, ancora alle prese con i festeggiamenti per il triplete vinto qualche mese prima, non seguì le linee guide del nuovo tecnico e confermò l'intera rosa con la cessione di Balotelli al Manchester City di Mancini.
Tempo qualche mese e l'Inter non ingrana e la società decise di dare il benservito al tecnico spagnolo e chiamare Leonardo.
Il tecnico brasiliano ex Milan, diede una sterzata alla stagione interista, riuscendo a centrare la qualificazione in Champions.
La società a questo punto è orientata a confermare il tecnico brasiliano, che invece, temporeggia e alla fine decide di accettare la corte del Psg che con a capo degli sceicchi, convincono Leonardo a tornare dietro la scrivania.
Il presidente Moratti si ritrova a dover scegliere il nuovo allenatore tardi, e la scelta cade su Gasperini. La scelta risulta alquanto strana, visto che il tecnico ex Genoa utilizza la difesa a tre. La società non segue neanche stavolta le indicazioni del proprio allenatore e consegna a Gasperini una rosa non adatta al credo calcistico del Gasp.
Risultato: dopo quattro sconfitte e un pareggio, il tecnico viene esonerato. Al suo posto viene assunto Ranieri.
L'ex tecnico di Chelsea, Valencia e Roma porta l'Inter a ridosso delle prime dopo una serie impressionante di vittorie consecutive. Purtroppo per l'Inter, il mister romano, è riuscito anche nell'impresa contraria. Dopo sette sconfitte in otto partite, l'Inter scende nuovamente in classifica e si ritrova a lottare per un posto in Europa League!
Il presidente Moratti, per non farsi mancare nulla, ha ceduto a gennaio Thiago Motta, giocatore che il tecnico voleva trattenere.
Ora l'Inter è costretta a ripartire da zero. Deve mettere da parte il cuore e cedere (se lo meritano) i giocatori che hanno vinto il triplete e che dopo la partenza di Mourinho non trovano stimoli a Milano.
Soprattutto Moratti deve decidere se vuole investire da subito per vincere oppure iniziare un progetto a lungo termine puntando sui giovani senza metterli eccessiva pressione. E magari, dovrebbe seguire le indicazioni dell'allenatore, altrimenti potrebbe sempre mettersi lui in panchina...